mercoledì 28 novembre 2012

COORDINAMENTO PRECARI UNIPI – IL COMUNICATO AL C.D.A. DEL 26/11/2012


Siamo un gruppo di precari dell’Università di Pisa che, dal luglio scorso, hanno avvertito la necessità di riunirsi per comprendere meglio la dimensione e la situazione del precariato nell’Ateneo.

Le riforme che negli ultimi anni hanno modificato profondamente l’assetto organizzativo e gestionale delle università, la legge Fornero, la spending rewiew e la recente riorganizzazione delle strutture dell’Università di Pisa, fanno sì che la già incerta situazione dei lavoratori precari diventi ancor più critica e nebulosa.

Attraverso la diffusione di un questionario conoscitivo, fatto circolare limitatamente tra il personale a tempo determinato per la difficoltà di individuare il personale con altre tipologie di contratti a termine ( co.co.co., co.co.pro e partita iva), abbiamo rilevato che, dal gennaio 2012 ad oggi, nell’Università di Pisa sono presenti ben più di 120 persone con contratti a tempo determinato, la maggior parte dei quali ha svolto servizio per periodi maggiori a 36 mesi.

Facendo un confronto tra le attività previste dal contratto e le mansioni realmente svolte, abbiamo rilevato che, anche nei casi in cui i contratti gravino su fondi relativi a progetti di ricerca, i lavoratori precari svolgono mansioni che rientrano nella “normale amministrazione” delle diverse strutture universitarie. Pertanto, non è possibile affermare che i contratti a tempo determinato finanziati con fondi di ricerca siano naturalmente limitati alla durata della ricerca stessa perché sappiamo benissimo che l’attività oggetto del contratto è solo un pretesto per permettere al dipendente di continuare a lavorare.

Di fronte alla pubblicazione del D.M. 22 ottobre 2012 n. 297, relativo alla determinazione del contingente assunzionale delle Università statali per l’anno 2012, alla mancanza della pubblicazione del piano triennale del fabbisogno di personale, all’approvazione, con delibera del CdA n. 279 del 31 ottobre 2012 del fabbisogno di personale tecnico della Direzione Edilizia ed alla scelta di non esercitare per gli anni 2012, 2013 e 2014 la facoltà di risoluzione dei rapporti di lavoro prevista dall’art. 72, comma 11, della legge n. 133 del 2008, chiediamo al Consiglio di Amministrazione di esprimere, in maniera chiara, in che modo intende agire nei confronti  dei lavoratori precari. Di conseguenza, auspichiamo che l’Università, nell’intento di deprecare il dilagare delle situazioni di precariato e il proliferare di graduatorie e di nuovi interpelli, sia giudiziosamente intenzionata a trovare delle soluzioni per garantire stabilità a chi, in questi anni, ha contribuito con serietà e impegno, qualità rese palesi dai molteplici rinnovi e dalla stipula di nuovi contratti, al funzionamento dell’Università di Pisa.


Coordinamento Precari Unipi

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